“LIKE GODS IN THE NIGHT”

Quando Erebo chiude il sipario senza procrastinare deliquio ipso facto nell’alterità del parossismo ipnagogico. Scocca la pura inanità corporea Ecco Morfeo! Ecco Hypnos! Finalmente! Vi aspettavo. ‘Tarda Thanatos?’ Tanto meglio. Non mi è mai andato a genio. (Da “Il Parossismo di Ira”, Stefania Contardi, 2024) #poesiaitalianacontemporanea https://stefaniacontardi.it/

“LA SARTA”

Ogni giorno ritaglio parole. Le cucio a mia immagine. Che siano pret-a-porter, che non siano alla moda, ma che vestano le mie stagioni. Ne allungherò l’orlo, ne allargherò i fianchi, per accogliere la trasformazione. È nella forma delle parole che do alla luce me stessa. E divento parola. Ogni giorno. (Menzione d’Onore Concorso Letterario Nazionale di Poesia “Scripta Manent” 2024) #poesiacontemporanea

BARRIERE

Finalmente torniamo a casa. Ci arriviamo in totale silenzio. Non una parola lungo il tragitto. Anche, se ad essere sincera non ricordo di aver percorso alcun tragitto. Che strano, la casa non è la nostra casa di oggi né quella di ieri, lasciata a fatica con un trasloco infernale.  So che è la nostra casa pur non riconoscendola affatto, anche perché non è nemmeno propriamente una casa, ma mi accorgo che è un intero borgo: Leggi tutto…

1 MAGGIO. ANCHE IL POETA È UN ARTIGIANO

IL POETA È UN ARTIGIANO Anche il poeta è un artigiano. Partigiano d’indole e forse anche agricoltore.Pianta i semi del dubbio e raccoglie parole quando sono mature.Tesse immagini evanescenti e le ricama in rima baciata.Giustappunto, non contento, ne disfa la trama mille volte se salta un punto.Ne cuce l’orlo fino a che la parola sfrontata si fa di giusta misura,prima di scolpirla fermo sulla dura pagina, come vetta conquistata. (Stefania Contardi, 2024) #primomaggio#poetaartigiano#poesiacontemporanea

IL NULLA OSTA E LA PORTA SUL PARADISO

Rileggendo la mia silloge, pretendendo un distacco impossibile, mi accorgo di aver creato un multiverso emozionale. Questi versi, talvolta lapidari e aforistici, mi hanno condotto nelle profondità più oscure della perdita, per ritrovarvi la fune di risalita, che unisce il dolore terreno all’oltremondo. Da lì, sono riemersa sulla superficie e mi sono ritrovata al cospetto del mare (il mare di Monterosso al Mare), quando ruggisce la sua rabbia in tempesta e potresti restare calvo. Ho Leggi tutto…