Per la rubrica Le parole sono importanti…

Il sicofante da pianerottolo è una specie assai diffusa. Lo si può trovare contestualmente nella metropoli, nella cittadina o nel piccolo paese di provincia, ma principalmente in quest’ultimo. E talvolta non ha nemmeno in pianerottolo.

Il sicofante (non nell’accezione di insetto) ha origini lontane: nell’antica Grecia era colui che, in origine, denunciava l’esportazione clandestina di fichi dall’Attica, primaria preoccupazione tra una guerra con Sparta e l’altra. Nel diritto delle città greche a regime (“regime” lo voglio sottolineare) democratico (“democratico”, lo voglio sottolineare), era la persona che di propria iniziativa denunciava le violazioni della legge. In senso figurato è colui che si rende responsabile (anche “responsabile” lo voglio sottolineare) di delazioni o di calunnie…Ma con i fichi e con la democrazia, il sicofante da  pianerottolo non c’entra un fico secco.

Il sicofante da pianerottolo ha vissuto per millenni sotto varie spoglie, nella muta accettazione collettiva delle sue vittime, alle spalle dell’istituzione o governo di turno. Raramente democratici. Nell’ultimo anno esso ha subito una repentina evoluzione (anche “evoluzione” va sottolineata): un vero e proprio salto di specie, diffondendosi in ambiti inaspettati più domestici, tra cui la finestra, il pianerottolo (appunto), la strada, talvolta nel ristretto ambito dell’ufficio in cui lavorate. Evoluzione, intesa nei termini della sua nuova e massima diffusione, indipendentemente dal ruolo sociale che esso deteneva in partenza: la portinaia, la vicina di casa in pensione, l’impiegato delle poste, la maestra di terza, con particolare predominanza di sesso più che di ruolo, il sicofante da pianerottolo è spesso e volentieri femmina. Nell’evoluzione moderna, il sicofante da pianerottolo (lo chiameremo così, usando il sostantivo originale al maschile, per semplicità), ha potenziato tecniche di rilevazione e osservazione che vanno di pari passo con il progresso tecnologico: dalla mera osservazione oculare, ha sviluppato veri e propri sistemi integrati di telecamere nascoste (incluse ad infrarossi) attive ventiquattrore su ventiquattro. Essendo, appunto, nascoste, non si è ancora capito bene in quale parte del corpo esse siano presenti.

 La naturale evoluzione del sicofante da pianerottolo è il più eterogeneo esemplare del  sicofante da tastiera, che al pianerottolo non ci arriva proprio. Di solito predilige il divano, la poltrona. Lo si riconosce dall’indice particolarmente sviluppato. Si vede subito eh!  L’indice della mano destra, talvolta la sinistra, se mancino, è più sviluppato rispetto all’indice della mano opposta, che appunto è sinistra o destra a seconda se è destrorso o mancino. Ciò dovuto all’allenamento di pressione e rilascio protratto nel tempo (un lungo tempo) sulla tastiera. Si nota anche una certa callosità tipica da contatto e pressione, un po’ come succede ai nostri talloni in estate quando per tre mesi usiamo le ciabatte flip flop, il cui nome è appunto onomatopeico e in questo flip-flop, come nel tac-tac sulla tastiera, si crea il callo. Un callo duro da estirpare, eh? Il sicofante da tastiera è espertissimo nello stanare il negazionista di turno, termine coniato dallo stesso sicofante da tastiera, evoluto dal termine testa di cazzo del sicofante da pianerottolo. Esso si annida silenzioso tra amici e nemici (ognuno di noi ha, statisticamente, una media del 1,5% di sicofanti tra i propri amici) e ogni tanto sparisce, ma mica te ne accorgi. Te ne accorgi solo se tra le foto dei tramonti, del pane fatto in casa o del gattino che si struscia sul divano, ti azzardi a postare o commentare un argomento a lui caro, dimostrando un minimo di libertà di pensiero o una tua opinione, dimenticando che egli ne è l’unico detentore dei più nascosti segreti e verità,. Ecco che lui, Zac! Riemerge dal suo silente torpore. Ma tu, che non sei un sicofante né da pianerottolo né da tastiera, ma sei un lestofante negazionista, usi l’arma sua e Zac! Ne cancelli i commenti, talvolta lo blocchi e lasci che la sua frustrazione lo diriga altrove. Easy as a piece of cake.

La seconda svolta evoluzionistica si è, poi, verificata nella differenziazione sociale, culturale ed economica, con la nascita della figura del sicofante evoluto (“evoluto” lo voglio sottolineare), invero solo a seconda del proprio guadagno. Più esso sale più il sicofante femmina evolve nel sicofante maschio evoluto, secondo un processo di selezione non naturale: ahimè anche il sistema sicofantistico non agisce secondo pari opportunità. Tuttavia, ci sono noti esemplari (sebbene in numero minore) di sicofantesse note nel panorama internazionale. Tra di essi svettano medici, politici, scienziati, la cui primaria occupazione si è trasformata nel corso dei mesi, dal piccolo ambito specialistico a quello più vasto della notorietà mediatica. Perché il sicofante evoluto può essere tale solo se mediaticamente riconosciuto. In tutto ciò, ovviamente, parlano le statistiche, che sono una scienza esatta!

Ma questa è tutta un’altra storia.