L’autostima non è egocentrismo. “La filastrocca dell’autostima in rima”.

La filastrocca dalle 100.0000 e più condivisioni in un solo mese. …Miracoli del web 🙂 Non dirmi ‘sciocco’ oppure ‘somaro’. Sono parole dal gusto amaro. Non dirmi ‘aspetta, ti rispondo dopo’. Se lo chiedo ora, ci sarà uno scopo. Non chiedermi sempre e solo perché. Ne sono certo, lo sai già perché. Se poi non mi urli tutti i santi giorni, sarò più felice quando ritorni. Non chiedermi cose sotto ricatto, o imparerò il prezzo Leggi tutto…

Ma i compiti servono davvero?

Prima o poi siamo tutti vittime, colpevoli o anche solo testimoni delle liti quotidiane per i compiti. Ma dopo già cinque o otto ore di scuola, hanno senso?  Le ore trascorse a convincerli per poi stare anche una sola oretta su libri e quaderni o sui fantomatici libretti dei compiti estivi, sono utili o controproducenti? Improvvisarsi insegnanti complementari pomeridiani senza alcuna nozione disciplinare e men che meno pedagogica (o tutor serali, considerando che i genitori Leggi tutto…

MERCATO NERO DEL SAPERE? NO, GRAZIE

CONFESSIONI DI UN’INSEGNANTE DI RIPETIZIONI PENTITA. Io, insegnante di ripetizione pentita, ho smesso. Dopo una carriera degna di un professore di ruolo durata 26 anni, via via aggiungendo lauree, specializzazioni, esperienze personali internazionali di strategie di insegnamento attivo, proattivo, interattivo, esperienziale e di metodi di studio…e tre figli, ho smesso. Mi sono specializzata sul campo con bambini ipovedenti, DSA con disturbi specifici dell’apprendimento (o Different Solving Approach, come li chiamo io), ma che allora si chiamavano Leggi tutto…

Memorie e Riscatto di un Pigro Viaggiatore

  “Dovevo darmi una mossa! Poi arriva il punto in cui la scelta diventa irreversibile, mi pare avesse detto Marguerite Yourcenar e, psicologicamente, io avevo già preso la porta.” Memorie e riscatto di un pigro viaggiatore è un testo lieve e intenso capace di accarezzare emozioni sottili e far vibrare risonanze profonde” (Maurizio Parodi) Un viaggio senza numero di pagine, dove perdersi e fare almeno un po’ di fatica per ritrovarsi. Un cammino che può Leggi tutto…

Animismo domestico. Una vita nell’armadio

“Adesso ho deciso! Lo butto! Non lo sopporto più! Questo legno scuro incupisce la stanza! Io amo il tutto bianco! Amo l’effetto Scandinavia pret-a-porter. Almeno qui, nella casa al mare, ho voglia di luce e di freschezza!” “Eh…”, si limita a vocalizzare Antonella. “E poi, guarda le linee, un improbabile stile neo-barocco anni settanta. Peccato che mamma non amasse il design contemporaneo. Adesso saremmo pieni di copie, quando non di originali, di Castelli,  Castiglioni, Magistretti Leggi tutto…

Quando la comunicazione va a ramengo

Cosa succede quando la comunicazione verbale è distorta ed inefficace, quando l’interlocutore è un interlocutore distratto o un cattivo ascoltatore, quando il sottinteso è l’unico veicolo di informazioni? Si originano infiniti equivoci a effetto domino e la comunicazione si interrompe. Ma non tutto è perduto se, nel tentativo, il comune denominatore si chiama onestà, empatia, amore. Mini trattato domestico di comunicazione non violenta, sociologia da strapazzo, filosofia spiccia, confessione e dichiarazione d’amore.

Il Bambino che non voleva parlare

Una storia tutta di bambini, che crescono, soffrono, ridono, si deridono. Bambini speciali alle prese con una quotidianità che non sempre è d’aiuto, ma che insieme sanno anche mettere in campo strategie e trovare soluzioni. Il grande assente è l’adulto, che molto potrebbe fare, perché non sempre i bambini ce la possono fare da soli. Una storia di diversità e integrazione che dovrebbe farci meditare sul nostro ruolo di adulti e di educatori.

Nel Paese di Pitagòria

Tutti lo sanno, è un dato di fatto che di matematica tutto è fatto. Mi raccomando, imparatela bene e vi accorgerete che vi conviene. Ma se per caso fai un po’ fatica e devi contare sulle tue dita, la logica conta più dei fattori che non ci fanno bambini migliori. Se numeri e date volano via non farti fregare, ti insegno una via: Tu vuoi davvero che lascino il segno? Sostituiscili con un bel disegno! Leggi tutto…

Il Chupacarta, ladro di compiti

Nell’Istituto “Domenico Strazio” si stanno verificando fatti molto strani. Gli alunni non portano più i compiti da un bel po’ di tempo: asseriscono tutti di aver perso i libri e i quaderni. Ovviamente né la maestra Verruca né la maestra Pennarossa credono a una sola parola. Ed è il caos. Specialmente perché si avvicinano le Gare di Artematica e le Sfide di Lingua Madre e Lingua Padre del Circondario Tutto. Tra ansia da prestazione e Leggi tutto…

L’odore della Paura

[…] “Incontrai la vicina solo una volta, dopo quella discussione famigliare alla quale poteva facilmente immaginare che avevo assistito, visto che ci separava solo qualche centimetro di cemento. La figlia non era più tornata a casa. Era in carcere. “Guten morgen Frau Pauline” “Guten Morgen Frau Martha” Per quanto cercassi di essere affabile, le nostre conversazioni si fermavano sempre al guten morgen. Quella volta ci eravamo incrociate sul pianerottolo del terzo piano e l’odore era Leggi tutto…